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Prese smart AOUVIK

Aperto da _Robbie_, 14 Settembre 2018, 22:44:55

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

_Robbie_

Citazione di: carlox il 12 Settembre 2018, 11:31:44
Peccato che le prese wifi non siano compatibili sonoff e quindi occorre un'altra app. Inoltre la mancata compatibilità (a livello HW) non consente di flasharle con firmware diversi e - ad esempio - rendersi indipendenti dal loro cloud. Se decidono di spegnere il servizio ci attacchiamo al tram, a meno che qualcuno non le abbia già sviscerate con una soluzione alternativa.
Se mai vi venisse idea di aprirle, ricordatevi che il circuito è tutto alimentato a 220 V, senza isolamento, quindi il riflashamento tramite una connessione diretta - nel caso - è un'operazione che va fatta con una certa attenzione e direi "competenza".
Ah, pare che le ultime siano senza uscita USB, vediamo che arriva.

BTW, ho comprato cinque cavetti USB per € 21.40, data di consegna ancora ignota.
Quel che dici ha una sua ragione di fondo, ma per 10€/coppia non si può pretendere poi molto. Accontentiamoci finché vanno :D
Se si pretende anche una certa affidabilità futura bisogna indirizzarsi su altri marchi, ci sono prese smart TP-Link e D-Link ad esempio, ma costano 3/4 volte tanto.
Della Sonoff prenderò dei switch wi-fi, ma su Amazon non sono convenienti e mi indirizzerò verso lo store cinese per eccellenza dove con 4€ te li spediscono. Ho intenzione di sfruttarli con i climatizzatori per comandarli a distanza. L'idea potrebbe andare? Hai esperienze in merito?
Ho letto anche io nei commenti una recente risposta di un utente che dichiarava di aver ricevuto le prese senza usb. Per quanto mi riguarda non è vero, sono arrivate con la presa usb laterale, tali e quali come in foto.
C'è da dire che l'app, Smart Life, è ben fatta e si possono settare diversi parametri. Già questo vale la candela, altre prese sono comandate da app penose o mal funzionanti.

smartmouse

Avevo acquistato le prese in questione (link) ma dopo essermi informato ho rifiutato la consegna!

Il problema è che tramite l'app non ci si connette alle prese smart nella propria rete locale, ma le prese per funzionare hanno bisogno di internet per connettersi a server cinesi.
Inoltre per connettersi in Cina bisogna dare l'accesso alla propria LAN, ovvero dargli visibilità su tutto ciò che è su quella rete: computer, stampanti, eventuali telecamere, ecc ecc.

Credo sia un design abbastanza pericoloso, meglio scegliere delle prese smart che non si basino su un servizio cloud.
Don't stay in bed, unless you can make money in bed.

carlox

@smartmouse ma non esistono oggetti "smart" destinati all'uso "consumer" che non siano basati su cloud "specifici", siano essi termostati, prese, o qualsiasi altro gadget. E' abbastanza ovvio che se vuoi accedere da qualunque posto del mondo al tuo switch, ci deve essere un server su internet che riceva i tuoi desideri, e soprattutto ti autentichi.
L'alternativa sono le soluzioni autarchiche con server propri (su PC, su raspberry, su quello che vuoi), ma sei obbligato allora al modding o alla totale autocostruzione.
Se non c'è un server, allora quello che vuoi è solo un telecomando WiFi, e a quel punto il wifi è una pessima scelta, ci sono altre soluzioni wireless più economiche, da tutti i punti di vista.

Roads? Where we're going, we don't need roads.

_Robbie_

#3
Aggiorniamoci un po'...

Le prese smart rifiutate da @Smart (scusate ma dovevo...  ;D) pare abbiano avuto un certo riscontro. Sono attualmente non disponibili dalla scorsa settimana e le recensioni sembrano confermare la bontà del prodotto, ovviamente senza avere troppe pretese.
Le ho provate in diversi modi: dalla TV, al climatizzatore, alla radio, ad un punto luce e via discorrendo...basta avere un po' di fantasia. Funzionano bene, app efficiente.

@Smart obiettava, a ragione, e con un pizzico di timore, di aver rifiutato l'acquisto perchè la presa si connette ad internet a server cinesi per funzionare. Di per sé non risulterebbe essere un gran problema, se ci limitiamo alla singola presa smart. Se hai, però, nella tua rete locale "dispositivi sensibili" che vuoi che non siano convidisi né visti, allora posso capire il timore. Tant'è vero che, avendo una IPcam con DDNS cinese, ho escluso immediatamente quest'ultimo a favore di DDNS integrato nel modem.
Anche in questo caso, se ben vediamo, non ho escluso completamente di affidarmi a servizi altrui, siano essi cinesi o nostrani, ma ne ho semplicemente scelto uno più "affidabile" ad uno meno. Infatti, come scrive giustamente @carlox, non esistono oggetti smart che non si poggiano su server-cloud per funzionare. Per evitare tutto questo e stare al sicuro, bisognerebbe avere un proprio server destinato per l'uso.

Ad ogni modo, contagiato dal timore sul problema sollevato da @Smart, ho trovato rimedio per far funzionare le prese smart fuori dalla mia rete locale. Ebbene, sfrutto una sim inutilizzata da 1Gb/mese su rete 4G per connetterle e comandarle da remoto. Problema risolto. :D

E voi, come vi trovate con queste prese? Come le state utilizzando?

carlox

Al momento le prese le ho ancora inutilizzate, dopo averle provare. Le avevo prese con l'idea di automatizzare l'accensione della macchinetta del caffè, ma ho un problema di ingombri proprio della presa che va a interferire con un interruttore e questo mi ha fermato.

Bella idea quella della SIM inutilizzata, quasi quasi faccio lo stesso. Sto ragionando sull'impatto effettivo sulla rete locale.
Considerato che il dispositivo non penso usi uPnP per configurare una porta in ingresso, come fa un server esterno a controllare il dispositivo locale, bypassando il NAT del router?
Dualmente non mi pare "conveniente" che le prese "pollino" il server ogni pochi secondi per sapere se devono accendersi o spegnersi.
Ma questa è l'unica possibilità.
Per questa ragione, essendo il NAT sempre attivo, non credo che la LAN corra rischi maggiori, visto che non c'è un server "exploitabile" dall'esterno, e che potrebbe fare qualcosa di illecito. Il codice malevolo dovrebbe già essere sul dispositivo.
Un attacco potrebbe essere un hacking del server "cinese", il caricamento di un firmware malefico distribuito via OTA "worldwide", e quindi il FW malefico potrebbe in locale fare qualcosa, exploitando i PC locali. Considerato che i processori dei dispositivi non sono certo dei mostri, la cosa è abbastanza improbabile, seppur sicuramente possibile.
Di sicuro si potrebbe creare "abbastanza facilmente" una rete di zombies per attacchi DDOS e robe del genere.
Ovviamente un set di regole di firewall potrebbe scongiurare quest'ultimo problema, impedendo alla dispositivo connessioni diverse da quelle del suo server di riferimento.

Roads? Where we're going, we don't need roads.