Si è chiuso ieri, forse definitivamente, la seconda tornata del cashback dello Stato, dopo la prima di prova avvenuta nel mese di dicembre dello scorso anno.
Per questo secondo periodo, cominciato il 1° gennaio e terminato il 30 giugno, il programma che fa guadagnare il 10%* sugli acquisti effettuati con carte di pagamento e app abilitate presso esercenti fisici, era affiancato anche dal Super Cashback, ovvero l'iniziativa che premiava i primi 100,000 italiani con più transazioni effettuate.

Ovviamente il cashback sugli acquisti non è stato inventato con questa iniziativa governativa, già da anni era possibile ricevere rimborsi sugli acquisti online (vedi BuyOn e simili) e già era previsto per alcune carte di credito, su qualsiasi tipo di acquisto, negozi fisici inclusi.

Il Programma Cashback promosso dal governo può considerarsi un'ottima iniziativa, in ottica di spinta al digitale per l'Italia e spinta all'uso di pagamenti elettronici da parte degli italiani.

Ma qualcosa è andato storto. Il programma, tramite il Decreto Legge 30 giugno 2021 n. 99, è stato sospeso.



Probabilmente è stata una scelta determinata più dalla fallacia nel contare correttamente le transazioni degli italiani, e quindi premiare effettivamente chi usa più spesso, o ha deciso di usare più spesso, la carta per i propri acquisti, piuttosto che dalla mancanza di coperture finanziarie.

Anche se, il fatto che sia stato solo sospeso, per il momento, e che i rimborsi verranno inviati entro la fine di novembre, anzichè la fine di agosto come inizialmente comunicato, lascia pensare che sia un problema di sostenibilità economica.

Ad ogni modo chi ha progettato il programma Super Cashback non ha fatto i conti con la furbizia degli italiani, con i "furbetti dello scontrino", forse perché loro stessi, gli ideatori, poco avvezzi ai pagamenti con carta.
Così nel corso del primo semestre dell'anno sono nati diversi "trucchi" per aumentare significativamente il numero di transazioni.

Provo a farne un elenco in base a quello che ho letto e sentito in giro:
- Rifornimenti di carburante da pochi euro o centesimi di euro;
- Divisione della spesa al supermercato in conti seperati;
- Donazioni di 1 centesimo con l'app di Satispay a tutti i negozi aderenti;
- Registrazione a servizi come SumUp per pagare a se stessi;
- Pagamenti presso la propria attività commerciale scambiando i contanti degli ignari clienti.

In ogni caso, se il programma dovesse ripartire il 1° gennaio 2022, per evitare che tutti i trucchi sopra descritti possano funzionare ancora, basterebbe una semplice modifica:
- contare una sola transazione per esercente nell'arco di 24 ore.
Un paio di if da aggiungere nel codice del software dedicato al conteggio.

Voi cosa ne pensate?
Siete a conoscenza di altri trucchi?


*rimborso massimo di 15€ su singola transazione, fino a un massimo di 150 euro di rimborso complessivo, minimo 50 transazioni da effettuare.